“Siamo pronti a ricominciare, con la testa non ci siamo mai fermati. Inizia un periodo impegnativo ma eccitante, che può essere fondamentale e indelebile per la carriera dei nostri calciatori”. Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter e della ripresa del campionato dopo la sosta per il Mondiale. Come avete vissuto questa “pausa invernale”? “Abbiamo lavorato bene in questo periodo di sosta, anche abbinando la tipologia di allenamento tra chi è rimasto qui e chi è tornato dal Mondiale” “Per noi non è un ripartire perchè con la testa siamo a dove eravamo, ricominciamo da dove abbiamo lasciato e da dove abbiamo iniziato 5 mesi fa. E’ un bellissimo viaggio cominciato con il lavoro di una stagione e mezza per me e per la squadra. Ci fermeremo solo quando sapremo come è andata a finire. Solo quando finirà questo viaggio ci sarà pausa per noi” Temete qualche insidia anche esterna al vostro cammino? Ci sono state varie polemiche in questi mesi: “Io credo che ogni sistema sia sempre migliorabile. In un momento dove la credibilità deve essere la prima qualità del calcio, bisogna andare a lavorare con estrema attenzione e stare attenti ai comportamenti di tutte le componenti, per non alimentare dubbi”. “Noi dobbiamo pensare al nostro compito, a valorizzare l’amore dei nostri tifosi e dare felicità alle persone che ci vogliono bene. E poi bisogna giocare belle partite, non abbiamo scelte diverse” Rrahmani è recuperato? “Amir ha attraversato un periodo delicato e quindi ci vorrà la partita per comprendere qual è la sua condizione generale. Il suo rientro è stato graduale, seguito passo dopo passo. Siamo fiduciosi, però in questo caso ci vuole l’esito del calcio giocato in campo” Il vantaggio in classifica può darvi delle certezze in più rispetto ad inizio torneo? “Non arriviamo a giocare questa partita, o le successive, considerando la posizione in classifica o le statistiche sulla imbattibilità. Noi ci arriviamo forti della consapevolezza di quello che sappiamo fare in campo. Il gioco sviluppato diventa fondamentale, perchè andando ad analizzare la sfida di domani o il cammino che ci aspetta non può bastare quello che hai realizzato ma quello che saprai riproporre da domani in poi”. Che sensazioni ha avuto dalla squadra in questo periodo di break: “Le sensazioni ce le ho sempre giuste, mi piace essere sotto pressione per quella che è la mia testa e il mio ruolo. Sono felice così perchè quando sei al massimo come livello di attesa di prestazione, mi aspetto un adeguata risposta dei miei giocatori al massimo. Noi andremo ad esprimere il nostro calcio che è piaciuto a tanti e che soprattutto ha esaltato le virtù dei nostri calciatori” Che Inter si aspetta? “L’Inter è un avversario di livello top europeo. Ha fatto degli investimenti top negli ultimi anni e hanno una rosa molto forte. E’ una squadra che sa chiudersi ma che sa anche riempire e allungare il campo in ampiezza e profondità. Poi hanno il rientro di Lukaku e un parco attaccanti già fortissimo con Dzeko e Lautaro che io conosco benissimo e so quanto valgono”. “Hanno molta fisicità e una tale scelta di formazione che possono cambiare la gara in corso variando lo sviluppo dell’azione. Noi dovremo essere bravi a mantenere equilibrio e tenere il comando del gioco. Credo che per noi sia un aspetto fondamentale”. Come ha trovato la condizione dei calciatori tornati dal Mondiale? “Stanno tutti bene. Poi è chiaro che c’è chi sta benissimo e chi sta bene. Però sono tutti disponibili e pronti a giocare questa grande sfida. Sapevamo da tempo che quella del 4 gennaio sarebbe stata una grande sfida e siamo pronti a giocarla” “Siamo entrati in una fase eccitante e godibile del nostro percorso. Si diventa grandi solo se si affrontano bene le grandi partite. Dobbiamo essere più forti di tutto, dei pregiudizi, dello scetticismo e anche delle paure di chi ci vuole bene. Sapendo che con noi c’è una città intera. Bisogna essere all’altezza dell’orgoglio e della felicità che ci trasmette la nostra gente” Sente nell’aria questa grande attesa e la voglia di una città che è sempre più in fermento? “Io sono con voi e il mio contributo sarà totale. Il mio vero sogno è vedere impazzire di gioia questa città, in maniera ancor più folle di quanto sia nella sua passione. So che tutti parlano di scudetto, ma la mia vera “ossessione” non è vincere a titolo personale, bensì quella di vedere una esplosione di felicità dei napoletani…”