Riviviamo la splendida cavalcata azzurra attraverso le sfide più emozionanti e decisive che hanno condotto il Napoli alla conquista del terzo scudetto: E’ l’ultima domenica di gennaio, la Voce ‘e notte del Maradona ha il cuore napoletano e l’animo argentino. Sono le 10 e mezza di sera quando Giovanni Simeone si gira di sinistro e solleva l’incrocio dei pali con un colpo da campione. Il Napoli batte la Roma all’ultimo assalto con il Cholito che al minuto 86’ disegna la parabola che entra di diritto sulla copertina del campionato. Circa un’ora prima, dall’altro lato, Victor Osimhen aveva firmato un diadema di luce abbagliante che vale un intero collier di perle. Stop di petto, rifinitura di coscia e destro sotto la traversa. Un terzo tempo che applaudono pure nel Basket americano. La Roma in mezzo al match ci mette corsa, potenza, orgoglio, tecnica e vigore mai domo. Quello che porta al pareggio di El Shaarawy ad un quarto d’ora dalla fine. Poi Spalletti mette dentro Simeone per Osi. La staffetta dello sprint sul rettilineo della gloria. Nei giorni della “merla” il Napoli abbassa la temperatura in tutta Italia e alza la testa verso la vetta tibetana. Un brivido irresistibile che parte dal cuore e attraversa l’anima. Oje vita, oje vita mia. La melodia innamorata si alza nella voce ‘e notte del Maradona.
NAPOLI: Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (68′ Olivera), Anguissa, Lobotka, Zielinski (91′ Ndombele), Lozano (75′ Raspadori), Kvaratskhelia (69′ Elmas), Osimhen (75′ Simeone). All. Spalletti. ROMA: Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez, Zalewski, Cristante (88′ Volpato), Matic (73′ Tahirovic), Spinazzola (46′ El Shaarawy), Pellegrini (83′ Bove), Dybala, Abraham (73′ Belotti). All. Mourinho. Arbitro: Orsato di Schio Marcatori: 17′ Osimhen, 75′ El Shaarawy, 86′ Simeone Note: ammoniti Dybala, Osimhen, El Shaarawy